mercoledì 4 gennaio 2012

TERRA CRUDA



E' il materiale del futuro. Basta scavare un metro e si arriva alla terra utilizzabile, cruda, semplice, ecologica, multiforme, dalle infinite possibilità. Dai tetti ai letti, è il materiale universale con cui costruire tutto. Trattata e costruita con oli infatti prende le forme di oggetti di uso comune, come tavolini, ciotole ecc.. Impastata con paglia diventa abitazione, muro, mensola. E' il materiale edilizio più usato al mondo: quasi il 40% della popolazione mondiale vive in case di terra cruda.
Questo materiale è stato utilizzato da sempre dall'uomo e improvvisamente è stato dimenticato o voluto dimenticare; infatti in terra cruda si è costruito sino agli anni '50 in Abruzzo, Piemonte Emilia Romagna, sino a quando non si è deciso di passare ad altri materiali, non per limiti tecnici, ma per l'imbarazzo di usare un materiale "povero".
Venne utilizzata soprattutto nella Sardegna dominata dagli spagnoli, nelle Marche, in Puglia e Calabria.
Caratterizzata dalla facilità di reperimento, lavorazione e applicazione, dalla grande tenuta isolante termica, dalla completa recuperabilità e non tossicità, si trova ai primi posti dei materiali ecologici.
Quasi il 60% delle costruzioni in terra cruda sono situate in zone a rischio sismico medio-alto e in una grande varietà di situazioni ambientali. In zone sismiche, case di terra cruda hanno resistito meglio di altre, arrivando a deformarsi ma quasi mai al crollo.
In passato venivano costruite con essa le mura delle città e abitazioni private ( persino le abitazioni dell'antica Roma erano in terra). 
Attualmente case di terra cruda si usano vicino al corso orientale del Ticino, nella Pianura Padana, in Abruzzo e in Sardegna. 

Come si costruisce? Viene utilizzata la terra stessa del suolo, lavorata, messa in forma e lasciata essicare al sole, senza cottura. La parte di argilla svolge la funzione di legante come la calce o il cemento permettendo di costruire solidi e durevoli edifici a più piani. Le varie applicazioni spaziano dalle pareti portanti ai tamponamenti, dalle pavimentazioni ai solai, dalle cupole alle volte fino agli intonaci e pitture. 
Si utilizza la terra estratta al di sotto del dello strato arabile, evitando lo strato più superficiale perchè contiene sostanze putrescibili e ha scarsa resistenza meccanica.
Ci sono 2 modi di messa in opera:
  • Posa umida, modellata direttamente durante la costruzione;
  • Posa a secco con mattoni o elementi costruttivi preformati e preessicati.

In Italia si possono considerare due tecniche di costruzione: 

  • Pisè: la terra battuta, poi compressa con un attrezzo in legno in una cassaforma.
  • Mattone crudo: un miscuglio di terra, paglia e fibre vegetali, messo in forma in stampi di legno ed essicato al sole. (La produzione industriale utilizza circa il 15% di energia in meno rispetto a quella di un mattone cotto ed è riciclabile al 100% con bassissimi costi di trasporto e trasformazione).  


In Italia gli architetti più attivi sono Tarshito, Andrea Facchi  e Barbara Narici. 
Per quanto riguarda l'Europa, in Germania e Francia esiste una tradizione specifica. L'austriaco Martin Rauch  ha disseminato il continente di costruzioni in terra cruda portanti come la Chiesa della Conciliazione a Berlino e lo Zoo di Basilea. c'è poi l'Atelier Ambulant D'Architecture, un gruppo di architetti "ambulanti" che costruiscono in giro per il mondo.

Chiesa della Conciliazione

La cupola

      
  Altre affascinanti costruzioni in terra cruda le troviamo nello Yemen, nel Marocco e nel Mali.

Moschea del Venerdì, Mali, la costruzione in terra più grande del mondo
Moschea di Nando, Mali


La bellezza della città di San'a' nello Yemen, fatta di "grattacieli" in terra cruda







Fonte: "Oro, legno e terra" a cura di Maurizio Corrado.

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