lunedì 19 dicembre 2011

BIOEDILIZIA (Edilizia Ecologica)




  • L'architettura sostenibile (detta anche green building, bioarchitettura o architettura bioecologica) progetta e costruisce edifici per limitare gli impatti nell'ambiente. Piuttosto che un ambito disciplinare, l'architettura sostenibile è un approccio culturale al progetto che fa riferimento alla Baubiologie (bioedilizia) nata negli anni '70 in Germania, e che si è poi sviluppata includendo i principi ecologici e il concetto di sviluppo sostenibile.   





  • Bioedilizia vuol dire scienza dell'habitat a misura d'uomo, un concetto diverso dell'abitare, che considera la casa come qualcosa che cresce nel rispetto dell'uomo e dell'ambiente in armonia con tutto il resto della natura. Progettare biocompatibilmente significa quindi, e soprattutto, integrare l'organismo edilizio con l'ambiente nel quale è inserito utilizzando materiali non inquinanti e riciclabili, impianti a basso consumo energetico e, per quanto possibile, cercando di sfruttare le risorse naturali del posto. Ma come si identifica un materiale ecologico e sostenibile dall'ambiente? In estrema sintesi la sostenibilità di un materiale si definisce in relazione alla riduzione ai minimi termini del suo impatto ambientale riferito all'intero ciclo della sua vita.In altre parole, un materiale è tanto più sostenibile quanto minore è l'energia, da un lato, e la produzione di rifiuti, dall'altro, necessarie per l'estrazione delle materie prime di cui è fatto, per i cicli intermedi di lavorazione per l'imballaggio, il trasporto e la distribuzione, per l'applicazione, l'uso e il consumo e per l'eventuale riutilizzo o riciclo, ed infine per la sua dismissione o smaltimento finale. La sostenibilità di un materiale va valutata quindi "dalla culla alla tomba" attraverso un'attenta analisi della sua biografia. La complessità e la grande articolazione del settore produttivo rendono particolarmente arduo il compito di valutare la qualità ecologica dei materiali edili e la stesura quindi di corretti "ecobilanci". [...]




  • Bioedilizia, come costruire? Ricordate la favola dei tre porcellini? Fin da bambini sottilmente abbiamo appreso l’idea che, per resistere ai pericoli (il lupo cattivo con il suo potente soffio) solo i muri di solidi mattoni sono in grado di proteggerci e non rovinarci addosso. Sarà per questo che inconsciamente, seppur in contrapposizione a qualsiasi filosofia orientale dove invece si sostiene il vantaggio della “flessibilità”, continuiamo a costruire case che al più piccolo terremoto, smottamento, e in Italia non sono rari, ci cadono letteralmente addosso, causando non poche vittime e danni. Con questo non voglio certo dire che il “mattone” non serve per carità! Ma che sarebbe certamente utile, aprire la nostra visuale prendendo coscienza del territorio nel quale vogliamo costruire, degli elementi che quel luogo influenzano, dei vantaggi e svantaggi che i vari tipi di costruzione presentano in relazione al posto, oltre che in relazione al prezzo, al fattore termoisolante, e alle legislazioni regionali. Dopo di ciò possiamo anche costruire la nostra casa in legno o paglia che non ce ne pentiremo…



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