domenica 27 novembre 2011

PREFAZIONE


L’Architettura del paesaggio è l'omonimo in italiano di Landscape Architecture, una disciplina introdotta per la prima volta, negli Stati Uniti, all’Università di Harvard nel 1900, da Frederick Law Olmsted. Frederick L. Olmsted (1822-1903) è stato un architetto e urbanista statunitense. Fu uno dei primi architetti paesaggisti della storia, interessato allo studio scientifico e tecnico dei problemi ambientali. E' stato lui a realizzare il progetto per Central park a New York nel 1857, un vasto giardino all'inglese, il Prospect Park di Brooklyn tra il 1865 e il 1888, il piano generale del complesso dell'università di Berkeley nel 1866, il progetto per il villaggio di Riverside nell'Illinois nel 1868 e molti parchi a Brooklyn, New Britain, Fall River e Filadelfia. Svolse inoltre attività di sostegno per la formazione di parchi nazionali e per la tutela dell'ambiente, ed è stato responsabile della conservazione dell'area delle cascate del Niagara.
L'architettura paesaggistica è una branca dell'architettura che si occupa della progettazione di spazi aperti, quali parchi, giardini, aree verdi, di progettare il territorio nelle sue parti non edificate, valorizzando le risorse del paesaggio e conservando un corretto equilibrio ambientale.  Il paesaggista è colui che pianifica e progetta paesaggi urbani e rurali nello spazio e nel tempo, sulla base delle caratteristiche naturali e dei valori storici e culturali di quel territorio; una delle coordinate principali è quindi caratterizzata dalla creazione e dalla conservazione di paesaggi che soddisfino le esigenze umane, ma allo stesso tempo quelle naturali, preservando nel contempo l'ambiente naturale e il retaggio culturale. 
L'opera dell'uomo sul territorio, da sempre, si intreccia e si affianca con la storia politica, economica, sociale, scientifica ecc... E' chiaro dunque quanto sia importante per un progettista analizzare l'evoluzione dell'architettura del paesaggio,  ma anche conoscere una sintesi storica delle più significative trasformazioni operate dall'uomo sul territorio (al fine di arrivare alla formazione di una coscienza critica nei confronti di ciò, per poter riconoscere gli effetti positivi e negativi di tali azioni), indagare la nostra storia culturale, ricca e significativa, sino ad arrivare ad un'analisi completa di tutti gli aspetti rilevanti. A proposito di questo possiamo giustamente parlare del paesaggio come documento straordinario ed insostituibile delle vicende umane.